mercoledì 24 novembre 2010

Crostone al filetto di gallinella, lardo di colonnata e peperoni confit di Giuseppe



Pane casareccio! Altro che pan carrè!

Per due crostoni, ritagliamone due fette alte poco meno di 1 cm. eliminando la crosta e facendone due rettangoli.

Mettiamo i due crostoni a gratinare in forno a 180 gradi per 2 minuti appena, poi tiriamoli fuori.

Puliamo una gallinella da 2 etti ed -a crudo- estraiamone con un coltello affilato (io uso coltelli in ceramica che sono ottimali proprio per il pesce crudo) i due filetti facendo bene attenzione ad eliminare tutte le spine.

Il resto della gallinella potremo utilizzarlo magari per un buon sugo...un bravo chef non butta via niente, questo ricordatevelo sempre!

Ora facciamo i peperoni confit seguendo una ricetta "light" perchè per quella vera ci vuole parecchio tempo, avendo bisogno di una passata in forno.

Ricaviamo dunque delle striscioline sfilettate di peperone crudo aiutandoci sempre con un coltello molto affilato e privandole in questo modo della buccia. Mettiamole a sobbollire in un tegamino con poca acqua ed un cucchiaio abbondante di zucchero. Attenzione: non dobbiamo fare il caramello, quindi lo zucchero deve essere in quantità tale da sciogliersi perfettamente nell'acqua. Lasciamo a bollire per 4/7 minuti in base alla grandezza del pentolino. Il risultato finale (assaggiate sempre quello che cucinate!!) deve essere costituito da striscioline di peperone leggermente dolci e cotte ma ancora croccanti sotto i denti.

A questo punto cuociamo i filetti di gallinella in un padellino ove avremo fatto sciogliere 20 grammi di burro, erba cipollina tritata finemente, sale e pepe. Cinque minuti a rosolare.

Ora assembliamo il crostone seguendo lo schema Pane, Lardo di Colonnata, Filetto di Gallinella e Peperoni Confit.

Accendiamo il grill del forno ed inforniamo in alto fino a quando non notiamo che il peperone inizia a bruciacchiarsi ai lati il che dovrebbe avvenire in circa 3/4 minuti!

martedì 23 novembre 2010

Risottino al tartufo bianco di Giuseppe

[caption id="attachment_184" align="aligncenter" width="328" caption="risotto tartufo bianco"]risotto tartufo bianco[/caption]

Dopo aver tenuto almeno due giorni in un barattolo da conserva ben chiuso e riempito di riso (abbastanza per 4 persone) un bel tartufo bianco abbastanza grande (o due tre tartufini piccoli), è giunto il momento di cucinare.

Allora prepariamo un soffritto molto leggero con mezzo scalogno tagliato finemente che mettiamo in padella con poco olio ed il riso che abbiamo prelevato dal barattolo e che a questo punto dovrebbe profumare di tartufo. Attenzione a non bruciare lo scalogno: appena vediamo che diventa trasparente, aggiungiamo un mezzo mestolo di brodo. Lo scalogno infatti non deve MAI essere fritto o bruciacchiato perchè altrimenti perde la sua nota dolce.

A questo punto regoliamoci come per fare il tradizionale risotto, aggiungendo via via mezzo mestolo di brodo man mano che si asciuga sino a che il riso è cotto (attenzione: NON stracotto!!!).

A parte, prepariamo una ciotola contenente: 100 gr. di burro, 50 gr. di parmigiano grattugiato, sale, pepe e poco prezzemolo tritato finissimo.

Scoliamo il riso e versiamolo nella ciotola, amalgamando bene con il burro.

Creiamo una forma con il coppapasta ed al termine grattiamoci sopra un po' di tartufo.

DA MANGIARE IMMEDIATAMENTE!

lunedì 22 novembre 2010

Torta Wedgwood - di Valeria



Chi conosce quelle bellissime ceramiche confettate lo sa, le ceramiche wedgwood sono belle da vedere e fanno venire anche un pò voglia di mangiarle, tanto sono perfette e "zuccherate".


Da qui la mia ispirazione, volevo una torta bella, elegante, ma soprattutto con quest'aurea un pò "noblesse"!

L'occasione si presenta con la festa della mia mamma, che per la sua giovine età voleva qualcosa di adeguato...! "Delle rose" ho allora pensato, ma ancora non era il tutto ben definito...

poi pian piano è uscita questa idea, considerando una base color glicine e dei decori assolutamente bianchi come a "confettare" il tutto.

ho proceduto così:

ho fatto un Mash Mellow Fondant senza sporcarsi le mani, con i seguenti ingredienti:

150 gr mash mallow bianchi

450 gr di zucchero a velo (e anche di più , io vado a occhio)

3-4 cucchiai d'acqua
procedimento: in una ciotola sciogliere i mashmallow con l'acqua al micro a più riprese (io lo faccio due tre volte per circa 10 -15 secondi ciascuna e mescolando tra una e l'altra)

mescolare fino ad ottenere una pasta cremosa.

aggiungere a più riprese lo zav (prima una busta poi mezza e così via) e mescolare finchè diventerà abbastanza difficile da girare col mestolo.

a questo punto, NON DISPERATE! lasciatelo riposare per 5 min c.a.  e vedrete che la massa tornerà a più miti consigli...o meglio, da superappiccicosa comincerà lentamente a compattarsi e pertanto è il momento di "sentire" con un ditino infarinato di zav se ancora "appiccica" al contatto manuale.

se si, dategli ancora zucchero e continuate col mestolo, se no, dategli zucchero e prendetelo timidamente con le mani inzuccherate per lavorarlo.

fate attenzione che in questa fase le vostre mani siano sempre zuccherate se no il fetente comincerà ad attaccarsi anche se all'inizio non era così... il MMF è pronto quando potrete finalmente lavorarlo come il pongo senza che lui opponga più resistenza!

il giorno dopo l'ho colorato col viola, ottenendo questo colore glicine delicato.

ho poi proceduto con il pan di spagna al cioccolato, con una bagna al nesquik e l'ho farcita dentro sopra e sotto con una marmellata d'arance squisitissima fatta sempre da me (che prima o poi postero!  :-)))




la mamma ha gradito e mi ha chiesto come avessi fatto a fare le roselline... beh, per questo le ho detto che farò a breve un altro post!



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